Sentiero degli Alpini
 

Località di partenza: Rifugio Allavena, Colla Melosa, Triora (IM), m. 1550.

Dislivello: 459 metri.

Tempo di percorrenza complessivo: 5h30'.

Difficoltà: EE

Accesso automobilistico: autostrada A10 fino ad Arma di Taggia, proseguire lungo la SS548 della Valle Argentina. Poco prima dell'abitato di Molini di Triora, svoltare a sinistra in leggera discesa per oltrepassare il torrente e salire sull'altro versante della valle. Proseguire per alcuni Km seguendo le indicazioni per Colla Melosa ove termina la strada davanti al rifugio Allavena.


Lasciata l'auto nel piccolo parcheggio antistante il rifugio Allavena, ci s'incammina sull'ultimo tratto di strada asfaltata passando accanto all'edificio che fu la dogana italo-francese. La strada diventa ben presto in terra battuta e, gradatamente, su di essa si guadagna quota abbandonando gli ultimi abeti.
In corrispondenza di un tornante sulla destra, sulla nostra sinistra è presente la vasca di una fontana (perennemente asciutta), è la Fontana Italia (0h40'), in corrispondenza della quale si stacca, in piano, un sentiero: è la traccia da seguire che conduce al Sentiero degli Alpini.
Occorre prestare subito attenzione al superamento dell'alveo roccioso di due torrenti che troviamo in rapida successione a causa del pendio molto ripido; dopo il secondo alveo una catena è di aiuto nel passaggio. È sconsigliato percorrere il Sentiero degli Alpini dopo periodi di piogge intense.
Ben presto si ritorna al fresco del bosco di larici, dove si incontra un bivio e per proseguire si deve restare nel ramo di sinistra. Quando il sentiero,uscendo dal bosco piega decisamente sulla destra, improvvisamente, la sensazione è quella di trovarsi nel vuoto. Chi soffre di vertigini da questo punto in poi deve procedere con cautela!
In questo primo tratto, in leggera discesa su un rilevato artificiale in pietra che termina in corrispondenza di una fresca fontana (1h30') dove si consiglia di effettuare rifornimento d'acqua, perché non ve ne sarà altra occasione in seguito.
Superata la fonte, inizia la parte, senza dubbio, più spettacolare dell'itinerario che attraversa dapprima una breve galleria nella roccia e prosegue, poi, in un tratto scavato nella verticale parete che, strapiombante, precipita dalla vetta del Monte Pietravecchia.
Si superano, con l'aiuto di catene alcuni alvei rocciosi di corsi d'acqua che sicuramente creano problemi in caso di acquazzoni ed, in discesa, si giunge in uno stretto, ghiaioso e ripido valloncello: è la Gola dell'Incisa (ore 2.40).
Si tratta a questo punto di risalirla fino all'omonimo passo (m 1685, ore 3.10); questo tratto è esposto verso sud e non vi sono praticamente piante e la risalita può essere molto faticosa per il caldo, per questo è bene anticipare il più possibile la partenza mattutina dal rifugio. Pochi passi prima di arrivare al Colle dell'Incisa, sulla sinistra si stacca il secondo tratto del Sentiero degli Alpini che corre sotto al Monte Toraggio: è molto meno spettacolare del precedente e si presenta anche in condizioni peggiori.
Oltrepassato il Colle dell'Incisa si espatria in Francia.
Disponendo di tempo sufficiente, merita di proseguire sulla sinistra oltre il Colle, perché tra i freschi larici del versante nord del Monte Toraggio si arriva al Passo di Fonte Draguina (m. 1810, ore 0h40' dal Colle dell'Incisa) per la sola possibilità di poter ammirare un branco di cavalli allo stato brado.
Dal Colle dell'Incisa, l'itinerario prosegue sulla destra percorrendo lAlta Via dei Monti Liguri, puntando ad un colletto visibile in lontananza sulla cresta che degrada dalla Monte Pietravecchia in territorio francese; superato questo colletto, il sentiero piega decisamente verso destra ed in leggera salita, si attraversa un magnifico bosco di larici, intervallato da radure occupate da praterie di rododendri ( spettacolari nel periodo di fioritura).
All'uscita del bosco, si arriva al Passo della Valletta (m 1909, ore 4.20) al confine con l'Italia; qui si abbandona l'Alta Via.
La strada sterrata che conduce al rifugio Allavena corre pochi metri sotto al Passo della Valletta, ma il suo sviluppo è decisamente lungo. Per risparmiare tempo e fatica, dal Passo si intuisce un sentiero ceh si diparte sulla destra, in breve si perde rapidamente quota e si arriva nei pressi di una fontana (ore 4.45) a lato della strada sterrata che da questo punto seguiremo in ogni caso per fare nuovamente ritorno al rifugio Allavena (ore 5.30).